Fermare la “Bestia”

 

<< Sorelle, fratelli, compagni, compagne, *compagnei*: vi invitiamo a questo: che come congresso nazionale indigeno-consiglio indigeno di governo, che come individui, gruppi collettivi, organizzazioni della Sexta nazionale e internazionale, che come reti di resistenza e ribellione, che come esseri umani, vi chiediate a cosa siete disposte e disposti e *dispostei* a fare per fermare la guerra in corso contro l’umanità, ognuno nelle proprie geografie, secondo il proprio calendario e le proprie modalità, e che, quando avrete la risposta, ciascuno secondo il pro

prio pensiero, la comunichi ai padroni e ai capi. Ogni giorno ovunque la bestia chiede all’umanità la stessa cosa. Manca solo la risposta. È tutto. Dalle montagne del Sudest Messicano, a nome delle donne e degli uomini e altr* *zapatei*, Subcomandante Insurgente Moisés >>

 

Messico, 31 dicembre 2019

– 1 gennaio 2020. EZLN, “ventiseiesimo anniversario dall’inizio della guerra contro l’oblio”

 

 

Al di sotto del trambusto dello sconfinato bruciatore meccanico, del cianciare della televisione con i suoi talk-show politici e piccola cronaca ordinata, tra il clamore mediatico delle banalità del giorno nell’incessante flusso del superfl

uo e dell’irreale, il trambusto delle automobili e le sirene delle fabbriche a fusioni di plastica sostenibile e insostenibile, fili che si ergono e antenne che si stanziano, materie prime vengono inesorabilmente divorate dalla terra, energie consu

mate per alimentare il costante circolo di produzione-accantonamento infinito del sistema capitalista che, mentre parla di sostenibilità, di grande problema ambientale e sforzo umano verso l’ecologia, e prepara il suo futuro “smart” tecnologicamente interconnesso e automatizzato, procede verso la sempre più totale artificializzazione dell’esistente distruggendo la Terra così come l’abbiamo conosciuta.

In ogni parte del mondo la Bestia (essa ben supera le nazioni, i confini politici e geografici) divora, costruisce, mobilita e deforma ogni cosa vivente e non vivente alla mercé del profitto e del controllo. In ogni parte del mondo sono attivi mega pr

ogetti di super strade, miniere, gasdotti, centrali idro-elettriche, dighe, parchi eolici, coltivazioni estensive, deforestazioni e privatizzazioni di acqua e suolo che aggravano il dominio degli stati e distruggono l’autonomia degli individui e delle comunità, inquinano e saccheggiano i territori e dividono in nuovi servi e padroni. In ogni parte del mondo uomini e donne sono piccole minoranze che combattono, si oppongono alla devastazione in nome di un idea che, anch’essa, non conosce confini e nazioni e unisce gli sforzi verso spazi e possibilità di vita diverse, autentiche, umane.

Queste si basano sulla solidarietà tra gli individui, sul rifiuto di ogni forma di oppressione e di dominio tra le persone, di cooperazione e libera partecipazione alle forme di organizzazione delle necessità della vita, senza servi né padroni né gendarm

i a dettar cattiva legge.

Dalle montagne del sud est messicano, nel 26 esimo anniversario dalla loro unione, fratelli e sorelle gioiscono della loro r-esistenza;

Dalle nostre montagne, noi, rispondiamo in coro: siamo ancora qui, non ci arrenderemo!

 

 

Ned Ludd

-Ciò che resta di un tentativo di costruire una diga. Greina-