Un altra vita

Nel mezzo del mondo tecnico, dove escludersi è diventato impossibile, non sono rimaste che poche alternative. Se sentiamo di non voler sacrificare la nostra vita all’arrendevolezza del presente come all’impulso distruttivo dell’azione, forse è altrettanto valido ascoltare quello che diceva in un suo manifesto uno scrittore alpigiano, Jean Giono, lettera ai contadini sulla povertà e la pace, 1938.

 

 

 

Rifiutare la litania della macchina, praticare la via della lentezza, sperimentare nuove e vecchie modalità.